Pasqua in Italia e buon cibo
(イタリアのイースターとおいしい料理)
Certamente il Natale è una festività religiosa piena di significati per gli italiani, ma la Pasqua non lo è da meno. La data della Pasqua cattolica cambia ogni anno ed è legata al ciclo lunare perché è la domenica successiva alla prima luna piena (il plenilunio) dopo l’equinozio di primavera (il 21 marzo). Oggi vi voglio parlare delle tradizioni culinarie di questa festa. In Italia e nel mondo ce ne sono tantissime! Alcuni piatti preparati per questa festività, hanno origine da antiche tradizioni religiose.
Per tutti questi giorni a tavola si ritrovano generalmente cibi semplici che hanno una tradizione contadina:
1- Pane e altri cibi simili
Spesso presentate sotto forma di torte rustiche con verdure ed erbe, o arricchite con prosciutto, pancetta, olive e formaggio.
Torta al formaggio o Pizza Pasqualina

Un grande lievitato soffice tipico dell’Italia centrale, in particolare di Umbria, Marche e Toscana, a base di parmigiano, pecorino e altri formaggi locali. L’impasto si gonfia durante la lavorazione: il termine dialettale crescia – infatti – fa riferimento alla grande crescita dell’impasto durante la lievitazione e la cottura in forno. È una specialità tipica della tradizione contadina, secondo la leggenda nata nei monasteri medioevali, in particolare in quello di Santa Maria Maddalena di Serra de’ Conti, in provincia di Ancona.
Torta al formaggio o Pizza Pasqualina
Tipica di tutta la Liguria, ma in particolare della zona di Genova, la torta Pasqualina è fatta con uova, formaggio, bieta, ricotta, spinaci ed erbe di campo varie, il tutto racchiuso in un guscio di pasta sottile. La leggenda popolare narra che in passato le massaie fossero solite sovrapporre ben 33 strati di sfoglia, numero scelto per omaggiare l’età di Cristo.

Casatiello

Originario della Campania ma ormai diffuso in tutta la Penisola, il casatiello è una tipica torta rustica della cucina napoletana. Una sorta di ciambellone salato ripieno di formaggio e salumi, cotto in forno con tanto di uova intere con guscio sulla superficie.
2- Secondi Piatti
A base di carni bianche di animali da cortile tra i cui si trovano il coniglio, il tacchino e il pollo.
Agnello e piselli
La carne di agnello, proveniente dalla cultura ebraica, rappresenta ad esempio l’innocenza di Gesù. Il pranzo della domenica di Pasqua la famiglia si riunisce e di solito mangia l’agnello arrosto con contorno di piselli (segno dell’arrivo della primavera). La cena si fa più leggera con l’immancabile brodo di carne e cappelletti. Il giorno seguente, chiamato Lunedì dell’Angelo o più comunemente Pasquetta, gli italiani spesso fanno una gita in campagna o al mare e organizzano pic-nic.

Corallina

Uno degli insaccati più conosciuti e diffusi in tutta l’Umbria, composto da tre parti di carne magra di prima scelta come la spalla e le rifilature del prosciutto finemente macine, più una parte di grasso tagliato a dadini. Il nome deriva dal corallo budello gentile, ovvero il primo tratto del colon del suino, l’elemento che contiene il salame e che permette all’impasto di carne di conservarsi naturalmente a lungo senza alternarne le qualità organolettiche. Caratteristica di questo salame è la distanza fra i cubetti di grasso, di dimensioni piuttosto grandi, distribuiti in modo da non toccarsi mai tra di loro. Viene solitamente consumato insieme alla torta al formaggio.
3- I dolci
Uova colorate di cioccolato
Simboli della rinascita e del risveglio della natura e della vita stessa. Questo ingrediente rappresenta la vita che si rinnova (con la resurrezione di Gesù) ed è auspicio di fortuna e fecondità.
Emblema della rinascita, ma anche della protezione, da sempre uno dei doni più utilizzati dai popoli antichi, le uova vengono per la prima volta decorate nel Trecento, periodo in cui ha inizio l’usanza di regalarle per Pasqua. Quelle al cioccolato nascono con Luigi XIV, grazie al primo mâitre chocolatier francese David Chaillou, unico autorizzato a vendere cioccolato a Parigi a quel tempo.
Di solito si prepara un cesto per la colazione di Pasqua con le uova sode decorate con colori apposti per i bambini, la torta di Pasqua, del vino bianco, ecc., che si fanno benedire il sabato precedente la Pasqua. I bambini italiani non attendono impazienti il coniglietto di Pasqua (l’usanza non esiste in Italia) ma non vedono l’ora di mangiare le uova di cioccolata e di scoprire la sorpresa (un piccolo regalino) all’interno dell’uovo di cioccolata che ricevono la mattina di Pasqua.

Colomba Pasquale

Altri dolci sono la Colomba pasquale (con sapore simile al panettone ricoperto di zucchero e mandorle),
Lievitato lombardo a base di farina di frumento, zucchero, uova, scorze di agrumi canditi, lievito e sale, simbolo di pace e salvezza. Col tempo, sono nate tante versioni della colomba, arricchite con cioccolato, creme, confetture e frutta secca, ma tutte accomunate dalla stessa singolare forma e dall’impasto base.
Pastiera Napoletana
Nata in Campania ma ormai preparata in tutta Italia, la pastiera napoletana è un dolce sempre presente nel capoluogo durante i giorni di festa. La versione attuale a base di frolla ripiena di ricotta, grano cotto e canditi sembra sia stata messa a punto nella cucina della Chiesa di San Gregorio Armeno. Si caratterizza per il tipico profumo di fiori d’arancio.

Alberto
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